martedì 11 dicembre 2007

Circolare 30 novembre 2007 Disposizioni per liberi professionisti ex D.L. 223/06

Il Decreto legislativo sopra specificato e meglio conosciuto come Decreto Bersani, ha introdotto delle importanti novità contabili – finanziarie e fiscali per i professionisti.
Con l’aiuto della Circolare Ministeriale n. 28/E del 4/08/2006 e della successiva Legge 296/2006 (Finanziaria 2007) cerchiamo di chiarire alcuni punti di non facile interpretazione e applicazione.

Le misure contabili- finanziarie introdotte per cercare di limitare l’evasione e l’elusione fiscale sono:
ü Tenere un conto corrente bancario o postale anche per l’attività (tracciabilità dei movimenti finanziari):
il professionista deve far affluire obbligatoriamente su un conto corrente postale o bancario i compensi riscossi nell’esercizio della sua professione e deve prelevare obbligatoriamente le somme necessarie per il pagamento delle spese sostenute.
Non è necessario avere un conto dedicato all’attività, può essere utilizzato anche quello personale; occorre però poter dimostrare quei movimenti che non riguardano l’attività del professionista. Eventuali prelievi familiari saranno ragionevolmente ricondotti alla gestione extraprofessionale e familiare in funzione delle esigenze personali del professionista.
ü Compensi:
dal 11 agosto 2006 al 30 giugno 2008 devono essere obbligatoriamente incassate con strumenti bancari o postali le prestazioni di importo uguale o superiore a € 1.000,00.
Dal 1 luglio 2008 al 30 giugno 2009 devono essere obbligatoriamente incassate con strumenti bancari o postali le prestazioni di importo uguale o superiore a € 500,00.
Dal 1 luglio 2009 devono essere obbligatoriamente incassate con strumenti bancari o postali le prestazioni di importo uguale o superiore a € 100,00.
Gli strumenti bancari o postali sono: assegno bancario o postale non trasferibile o non trasferito, bonifico bancario e postale, POS, carta di credito, ricevuta bancaria, bollettino postale ecc..
Gli importi inferiori a € 1.000,00 (fino al 30 giugno 2008) possono essere incassati in contanti; occorre però che il contante sia versato sul c/c. Non esistono vincoli temporali e la migliore dottrina sostiene che è sufficiente la corrispondenza tra compensi certificati e entrate nei c/c bancari e/o postali. Per quanto sopra le somme possono essere consegnate in banca anche cumulativamente (una volta alla settimana, una volta al mese ecc.).
ü Pagamenti:
per quel che riguarda le spese di studio occorre che per quelle pagate in contanti ci sia il corrispondente prelievo sul conto. Se pago una o più fatture – ricevute con il contante dovrò avere un movimento bancario di prelievo pari alla somma dei documenti fiscali o un movimento per ogni documento fiscale.
ü Sanzioni:
al momento non sono previste sanzioni per la disapplicazione di tale obbligo; ci sono delle conseguenze indirette: la non rispondenza tra i compensi documentati da fatture e le movimentazioni finanziarie su c/c saranno ritenute da un possibile controllo fiscale elementi determinanti al fine di una non corretta tenuta della contabilità e il conseguente accertamento induttivo del reddito.

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